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Celestina Fortina: Il baobab, albero gigante che ispira sentimenti

IL BAOBAB ALBERO GIGANTE CHE ISPIRA SENTIMENTI

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Continuano a pervenirci i "saluti dal Mondo" dei nostri Soci, questa volta dal Senegal, Paese africano vasto come due terzi dell'Italia (ma un quarto degli abitanti) e colonia francese sino al 1960.

La nostra socia "pioniera" Celestina Fortina vi si trova da quasi vent'anni ed è impegnata stabilmente (come missionaria laica coordinata dal Centro Missionario Diocesano Novarese)in molteplici attività umanitarie a favore di famiglie, giovani e anziani sfiorati ma spesso duramente toccati dalla lebbra. Il villaggio in cui si trova Celestina è Miname, non lontano da Dakar, dove a stento arrivano acqua ed energia elettrica! Ma la natura è fantastica.

MINAME, DAKAR - Scrivo dal Senegal, estrema punta dell’Africa Occidentale, da molti conosciuto per il Rally Parigi-Dakar (anche se ormai questo viene organizzato in America Latina). È un Paese ritenuto tranquillo e che, malgrado sia stato il punto di imbarco - Isola di Goré - degli schiavi africani per le Americhe, è rimasto un agglomerato di culture e religioni diverse, in piena armonia. Ma non è di questo che voglio scrivere.
Il Senegal è il Paese che ho scelto (o, meglio, che “mi” ha scelto) per portare a termine degnamente una vita che sembrava quella di... zitella più o meno inacidita. Ci sto riuscendo, con tante attività socio-umanitarie, che rallentano e addolciscono l’inarrestabile avanzare degli anni.
In mezzo a tutto ciò, un’attrazione fortissima rende questo Paese a me ancora più caro: il Baobab ! Proprio così: il Baobab, scritto con la B maiuscola, pachiderma della flora africana e uno degli alberi più mastodontici della Terra. Sin dalla mia infanzia ha riempito i miei sogni e l’ho ritrovato qui, in questa terra che sa essere stupenda anche nelle zone più squallide. Di questi giganti, che innalzano verso il cielo, come radici capovolte, i loro rami contorti, ne ho fotografati tantissimi (e mi sono fatta fotografare, come da immagine inviata), ho dato loro nomi esotici, secondo quanto mi ispirava un aspetto sempre diverso; e altri nomi tradizionali li ho scoperti sui libri, tra questi “Trono degli Dei”, il più espressivo.
Pur sempre presa dalle mie attività, ci ho vissuto accanto, traendo spesso da essi una forza difficile da trovare altrove. Mi sono messa anche a coltivarne in miniatura, come bonsai.
Dopo tanti anni di permanenza a Dakar, un avvenimento cambiò la nostra vita (la distruzione del nostro vivaio per lasciare il posto ad una autostrada, oggi non ancora finita...), e ci costrinse a spostarci dalla capitale, per ricreare la nostra sede in una zona non lontana, a prima vista spoglia, senza abitazioni, il mare a poche centinaia di metri che consuma implacabilmente un villaggio di pescatori senza altre risorse; e intorno… foreste di baobab!
Oggi qui c’è anche la nostra casa, il nuovo vivaio è quasi finito, ma l’attività è ancora da riprendere. Tanti esemplari di questo pachiderma vegetale, cresciuti dai semi vaganti, si stanno sempre più ingrandendo (dico ingrandendo e non semplicemente crescendo) intorno e in mezzo a noi. Uno di essi, che ci aveva conquistati, enorme, al nostro arrivo qui, è caduto (come da foto) consumato dal tempo: non ne rimane più nulla, ma altri hanno preso il suo posto.
Mi delizio di tramonti tra i loro rami e di aurore tra le loro foglie. Mi danno gioia, forza, senso di rassegnazione, compagnia, speranza e molto di quanto serve per continuare nella vita.
Con tale immagine di vigore voglio mandare tanti cari saluti a tutti i Novaresi nel Mondo, in qualunque posto essi possano leggere queste mie parole.
Celestina Fortina

Data di creazione: 18/02/2014 11:57
Ultima modifica: 27/02/2014 20:05
Categoria: Notizie dal mondo - Dal Senegal
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